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Folengo (1491-1544) coltivò assiduamente il genere maccheronico-goliardico, che aveva all'epoca largo seguito nella cultura veneta, riscattandone il carattere di esercizio parodistico e facendogli assumere il carattere più radicale di lingua poetica nuova. La sua opera più famosa è l'"Opus maccaronicum"" o ""Maccheronee"" che contiene la ""Zanitonella"", la ""Moscheide"", una serie di epigrammi, e il ""Baldus"". Il ""Baldus"", che influenzò anche Rabelais, è un poema in esametri sulle avventure dell'omonimo cavaliere padano."