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«Si tratta di un racconto che oscilla fra l’oppressione tormentosa del carcere e quella del potere totalitario, traendone una saga scritta che penetra nel senso più intimo di una sofferenza percepita ben oltre il versante dell’ingiustizia politica.» RAI RADIO 3 MONDO rnrnrn«Quelle raccontate da Besnik Mustafaj sono storie private di resistenza e di speranza, che capovolgono il modello dominante dell'epoca comunista, incentrato su eroi rappresentanti della collettività» - L'Internazionalern«Lo scrittore e intellettuale albanese presenta in Italia "Piccola saga carceraria"", romanzo dedicato ai detenuti politici durante il regime di Enver Hoxha» - Il DubbiornIn un carcere nei Balcani il detenuto politico Bardhyl Huta è unito al nonno, al padre e alla moglie da un singolare destino che divide le generazioni in prigionieri e guardiani. Passato e presente si ricongiungono nel senso di prigionia, unica dolorosa costante fra le emozioni demolite dalla violenta coercizione delle guardie e il caparbio tentativo di sottrarsi alle vere catene, quelle della mente."