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«Diversamente da altri suoi romanzi, qui Krauspenhaar ha eliminato, nonostante la narrazione in prima persona, qualsiasi digressione riflessiva. I capitoli sono brevi, la scrittura veloce e scarnificata, la presenza dei dialoghi molto frequente, come avesse voluto adattare lo stile alla cospicua quantità di fatti che racconta.» - Andrea Caterini, Il GiornalernrnErnesto Erkens Moreira è un giovane giornalista italo-brasiliano, improvvisamente chiamato a Brasilia da suo padre, diplomatico brasiliano di lungo corso. Nella capitale futurista disegnata da Oscar Niemayer e inaugurata nel 1960, in uno scenario in cui la natura si è fatta fantascientifica, il padre rivela al figlio dei segreti che lo riguardano: la sua prossima morte e l'appartenenza a una setta pseudoscientifica che mira a far credere a dei ricchi impauriti dalla morte di poter prolungare la loro esistenza di qualche secolo. L'ombra di personaggi storici legati ai protagonisti, il ruolo di un diabolico dirigente televisivo e l'apparizione quasi mariana di una splendida donna del mistero sono gli ingredienti di un romanzo distopico e letterario che affronta i temi basilari dell'esistenza umana e della sua fine.