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«Questo libro di una iniziazione è soprattutto il racconto ansioso dell'inseguimento di due quarantenni - mogli e amici al seguito - degli atti e delle cadenze della generazione diciottenne in rivolta, in mobilitazione tanto inarrestabile quanto esclusiva.» - Piero Del Giudice, Avvenirernrn«Cesarano racconta le idee, le speranze, le lotte degli studenti contro le forze dell'ordine, anche i comizi nelle piazze... I diari di Cesarano sono anche altro e molto di più della cronaca di una giovinezza per niente perduta, che la voleva far finita con la superficialità dei salotti borghesi.» – Pino Bertelli, Le Monde DiplomatiquernI diari sul Sessantotto "I giorni del dissenso"" e ""La notte delle barricate"" di Giorgio Cesarano, scritti in presa diretta alla maniera di un reportage, figurano la testimonianza sognante e febbrile di un desiderio: cambiare il mondo per cambiare la vita. Chi scrive è però un «intellettuale isolato». A Milano, partecipa alla contestazione per capire se veramente la lotta potrà «rovesciare l'asse del mondo». Quarantenne al fianco di una gioventù impegnata a conquistare una storia più umana, dapprima scettico ma in «perfetta umiltà», il diarista entra nello spirito della protesta. Se ""I giorni del dissenso"" è un diario di parola in cui Cesarano vive una personale «nausea-dolore» a causa del «non-accaduto», ""La notte delle barricate"", seguito ai Giorni, è un diario di battaglia."