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"L'amore, afferma la Gambino, è dentro di noi, ma a giudicare da cosa ci gira attorno non sembra diverso da tante altre cose che invece non ci sono. Qual è il ruolo del poeta in questo duro gioco senza eroi? Nel caso della Gambino, azzardiamo, si realizza con modalità diverse, molto personali. Perché la sua poesia è sì un'impronta che rivela i conflitti tra l'io e il mondo, ma l'immaginario, che pure è presente e chiede di essere ascoltato, non sostituisce i raggi di sole, maledettamente concreti e possibili, che appaiono distribuiti nei versi, e che l'autrice dice destinati a coloro che hanno il coraggio di andare a prendersi il proprio destino di felicità."" (Jacopo Chiostri)"