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"In questa raccolta di poesie, il Piccirillo disinnesca gli ultimi petali del suo ermetismo espressivo ormai revisionato e collaudato, defluendo con i suoi versi in una nuova stagione, con una ""bisaccia colma"" di prosperosa chimica, sparge nuovi semi nel terreno fertile e arido di archetipi, è la valvola che si apre stanando percorsi innovativi, non docili ma addestrati dall'autore, dove plasma vette vergini e inesplorate, con il cinismo del conquistatore. Con tale composto, non vuole il potere di riscuotere simpatia, ma si fida dei propri sensi letterari (e forse di me), della scommessa con i lettori occasionali e gli amanti della poesia... scommessa che io ho già vinto, anche se voi (pirati della letteratura) non avete puntato nulla."" (Enzo di Rienzo)"