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"Negli ultimi due secoli molti ingegneri hanno lasciato nel Veneto ampie testimonianze del loro operare e il rapporto con l'architettura si è rivelato così stretto che a stento si riconoscono le due diverse professionalità. Nel contesto ""veneziano"", in cui architetti e ingegneri convivono quasi miracolosamente, nella cornice dell'impresa SACAIM, capace in molti decenni di realizzare opere di grande livello, la figura di Carlo Pradella (1905-1982) trova il giusto riconoscimento, non solo tecnico, a testimonianza diretta di un esempio da seguire per colleghi e allievi come ""etica del costruire"" che nulla lascia al caso, con la consapevolezza che ogni atto progettuale realizzato nel territorio, appartiene nel bene o nel male, alla nostra storia e chi verrà dopo di noi giudicherà il nostro operato con grande severità."" (Enzo Siviero)"