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La curatrice a seguito della tragica esperienza della perdita del suo compagno olandese da molti anni residente in Italia, vittima della violenza stradale, ha sentito l'esigenza di raccogliere in un libro le voci di persone che hanno vissuto questo dramma, di associazioni ed esperti impegnati a studiare e a promuovere la cultura della prevenzione, della sicurezza stradale, della mobilità sostenibile. Con l'auspicio che aumenti l'attenzione per questi temi da parte di cittadini e istituzioni, perché la strada non deve essere luogo di morte ma luogo di vita.