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Magdalena Hansson decide di chiudere un occhio sui sensi di colpa e di riprendersi le emozioni di un’inchiesta ad alto tasso di adrenalinarnrn«Non lasciatevi ingannare, l'idillio è solo in superficie. Sotto si agitano impulsi spaventosi, e Ninni Schulman è maestra nel farli emergere.» - SVTrnrn«Un giallo emozionante, ma anche una superba riflessione sulle relazioni e i legami di sangue, e sulle debolezze di ciascuno di noi.» - TararnrnSbagliare mira non era certo la fine del mondo. A chi non era mai capitato? Anche se alcuni sembravano essere più sfortunati di altri.rnrnrnNel Värmland, regione di torbiere e boschi infiniti nella Svezia centrale, è arrivato l’autunno, tempo di caccia all’alce. Petra Wilander, alla guida della stazione di polizia di Hagfors, è pronta per una nuova battuta insieme alla sua squadra. Dopo ore di appostamenti tra abeti e cespugli di mirtilli, alla fine di una giornata dove più spari sono riecheggiati a lungo tra le montagne, due membri del gruppo non fanno ritorno: un uomo è morto e una ragazzina di tredici anni è scomparsa. Potrebbe essere stato un incidente? O è più probabile che qualcuno abbia approfittato dell’annuale raduno per regolare dei conti in sospeso? Mentre le indagini seguono il loro faticoso corso, anche la stampa si butta a capofitto sul caso. Magdalena Hansson, reporter del Värmlandsbladet che rischia di ritrovarsi disoccupata a causa dei tagli minacciati dall’alto, vede in quella morte sospetta l’occasione per rilanciare la testat