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Libro vincitore del Premio Campiello 2021Finalista Premio Stega 2021Giulia Caminito dà vita a un romanzo ancorato nella realtà e insieme percorso da un’inquietudine radicale, che fa di una scrittura essenziale e misurata, spigolosa e poetica l’ultimo baluardo contro i fantasmi che incombono. Il lago è uno specchio magico: sul fondo, insieme al presepe sommerso, vediamo la giovinezza, la sua ostinata sfida all’infelicità.rn«È impossibile non essere coinvolti e trascinati da questo romanzo di eleganza e maturità fuori dal comune» - Nadia Terranova, Tuttolibrirn«Una voce luminosa e potente, come una lunghissima poesia, come non se ne sentono da tempo, davvero da non perdere» - Maria Grazia Ligato, Io Donnarn«Una scrittura secca e agra, illuminata da abbagli di breve e intensa prosa poetica» - Fulvio Panzeri, Avvenirern«In un romanzo a tratti visionario e affidato a una lingua corposa, dalla consistenza materica, mentre Antonia resta "scolpita nel marmo della sua maternità"", Gaia, personaggio capace di suscitare nel contempo solidarietà e profonda avversione per il crescente cinismo, ""muta come biscia al sole""» - Marzi Fontana, la LetturarnIo sono stata un cigno, mi hanno portata da fuori, mi sono voluta accomodare a forza, e poi ho molestato, scalciato e fatto bagarre anche contro chi s'avvicinava con il suo tozzo di pane duro, la sua elemosina d'amore.Odore di alghe e sabbia, di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d'acqua: sulle rive del lago di Bracciano approda,