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Un romanzo d'esordio geniale. Un'autrice in grado di ribaltare la prospettiva comune: la solitudine sembra preferibile alla compagnia, una grande foresta appare più sicura di una casa che non si riesce ad abbandonare.rn«Stina Jackson usa le parole per cucire una storia di strappi improvvisi e immensi silenzi, in un’epoca in cui l’essere umano non è più abituato a sostenere psicologicamente la irreperibilità di chi gli vive accanto» – La Letturarn«L'esordio di Stina Jackson è inquietante e coinvolgente. La luce infinita dell'estate nordica conferisce alla sua storia una qualità strana, quasi onirica» – The Guardianrn«La via dell'argento sembra non avere mai fine, come le foreste che la circondano, come il ghiaccio che la lambisce, come la luce di questi interminabili giorni. E tu, figlia mia, tu sei là fuori, da qualche parte. Ma dove?»rnSono ormai tre estati che Lelle, insegnante di liceo e padre di un'adolescente, trascorre ogni notte alla guida della sua auto. Conosce ogni metro degli oltre cinquecento chilometri della Via dell'Argento, la strada che serpeggia tra gli alberi dell'antica foresta nel Nord della Svezia, al confine con la Norvegia. Quella che il sole di mezzanotte non riesce a illuminare. Lelle conosce ogni paesino isolato, ogni insediamento, ogni specchio d'acqua. Sono tre anni che sua figlia è scomparsa, da qualche parte fra il ghiaccio e l'argento, lungo quell'autostrada che d'estate, sotto il sole di mezzanotte, sembra un nastro d'asfalto sulla luna. Lelle