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Una storia dell'architettura rnraccontata da uno dei massimi esperti italiani, rnil racconto affascinante del secondo ’900rnrn«Viaggiare, vedere, passare da un Paese all'altro, da un continente all'altro è un'esperienza comune e sempre più diffusa, che vorticosamente contribuisce a rendere il mondo delle esperienze visive, e quindi anche architettoniche, sempre più vicino a quel che è lontano e magari estraneo a quello che è geograficamente più prossimo. Una miscela cosmopolita di linguaggi innescati dall'era della globalizzazione.»rnrnrnrnrnUn lungo e appassionante viaggio nella storia dell’architettura italiana del secondo dopoguerra. Un itinerario ricco di legami e di scambi con le arti figurative, di relazioni (ma anche scontri) con la critica e la cultura dell’epoca, in cui Cesare de Seta illustra i percorsi biografici e professionali dei protagonisti della scena architettonica del secondo dopoguerra, da Ridolfi a Rogers, da Belgiojoso a Michelucci, da Samonà a Scarpa, da Albini a Gardella, generazione definita dall’autore come quella dei «maestri», che, tra rinnovamento e tradizione, hanno progettato case, edifici e spazi pubblici, ridisegnando il paesaggio urbano contemporaneo.rnDopo la Seconda guerra mondiale, l’architettura è andata incontro a fasi di profonda trasformazione, sotto il profilo funzionale, linguistico e tecnologico. È con la nascita della Repubblica, infatti, che il tema della ricostruzione si riverbera nel dibattito politico e accende polemiche e disc