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È possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall'esterno? Partendo da Pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi più disparati Erika Fatland percorre l'interminabile linea di confine tra la Russia e i paesi vicini, raccogliendo testimonianze e immagini, componendo un ritratto affascinante e vivido di paesaggi, culture, società e stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all'unico elemento che li accomuna: l'essere confinanti della Russia.«"La frontiera"" vibra di una passione intensa per la Russia, un ""mondo a sé"", la sua lingua e quel patrimonio unico di meraviglie e di orrori che ne costituiscono la storia secolare» – tuttolibri, La Stampa Cosa significa essere il vicino della più grande nazione del mondo? Da sempre attratta dalla cultura e dall'anima russe, Erika Fatland ha dedicato anni a cercare di capire quella terra smisuratamente vasta. Dopo aver sognato di camminare su una grande carta geografica, muovendosi lungo il sinuoso confine russo, decide di tentare un nuovo approccio: è possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall'esterno? Comincia così la pianificazione di un itinerario favoloso che, dalla Corea del Nord alla Norvegia, abbraccia l'intera superficie di uno dei giganti della politica mondiale. Partendo da Pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi più disparati – aerei a turboelica, treni, cavalli, traghetti, autobus e persino renne e kayak –, l'autrice percorre l'interminabile linea di confine tra la Russia e i