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"Negli ultimi decenni, specialmente nei Paesi più progrediti, sono profondamente mutate le abitudini alimentari in conseguenza di varie condizioni, quali il declino del mondo contadino tradizionale e il rapido passaggio all’epoca tecnologica-industriale e post-industriale, il miglioramento delle condizioni economicosociali, l’abbondanza e la varietà dei cibi disponibili, l’urbanizzazione, l’allentamento dei legami famigliari, il lavoro extradomestico della donna, i ritmi e le tipologie di molte attività lavorative, la globalizzazione e il multiculturalismo. L’alimentazione a base essenzialmente di vegetali dell’economia povera e contadina ha lasciato progressivamente il posto al modello di alimentazione “occidentale” ricco di calorie, di protidi e di lipidi animali, di zuccheri semplici, di cereali raffinati e di additivi, ma povero di sapori genuini e di importanti nutrienti, quali fibre vegetali, vitamine e minerali.rnIl modello “occidentale” di alimentazione ha contribuito al miglioramento della durata e della qualità della vita grazie alla riduzione o addirittura alla scomparsa di molte malattie dovute alla scarsita di cibo, ma e associato alla maggiore incidenza di varie malattie croniche, quali diabete tipo 2, obesita, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari su base aterosclerotica, malattie neurodegenerative, vari tipi di tumori maligni, in cui intervengono abitudini alimentari scorrette.rnPertanto si e sempre piu diffusa, grazie al progresso scientifico e cultur