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Saverio Fattori, dopo anni, torna sulla scena letteraria con un romanzo che risplende delle mille luci, mai tranquillizzanti eppure comuni, della provincia italiana, un romanzo duro e limpido, al tempo stesso attuale – tanto che pure le dipendenze fisiche passano attraverso uno smartphone – e classico – tanto che tutte le nostre dipendenze, anche quelle nuovissime, funzionano allo stesso modo.rnrnIn questo sito non sei nessuno, sei tutti, sei uno qualunque. Nel Fight Club per perdere la tua identità la regola era togliersi camicia e scarpe, figurarsi, qui devi toglierti pantaloni e mutande. Non hanno importanza la classe sociale, la scolarità, i film che hai visto, i libri che hai letto. Devi combattere in un eterno presente con poche regole ma ben stabilite. È una guerra. Io non so vivere in tempo di pace. E questa era la mia guerra, Mi trovai subito a mio agio. Vale tutto quando non vale più nulla.rnrnIn queste pagine vivono un uomo e due donne. L'uomo è sopravvissuto agli anni Ottanta. È stato un eroinomane e adesso ha una nuova dipendenza: un sito di appuntamenti erotici. Tutte le sue dipendenze sono ironiche e, in fondo, grottesche. Le due donne lavorano entrambe in un'azienda che non è né grande né piccola, né buona né cattiva. Carla è operaia, Tiziana lavora in ufficio, e si sono sempre ignorate. L'uomo invece non ha nome, ma solo un nickname, e un messaggio: «Cerco una donna che come me è arrivata a fine corsa e vuole farsi un ultimo giro di giostra.» Al messaggio dis