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Come ci si sente a poter premere il bottone del giorno del giudizio?rn«Quello che poteva essere un noir mozzafiato tra i tanti si trasforma in ben altro: un thriller filosofico che rimette in discussione il dibattito sugli armamenti nucleari dopo che negli ultimi anni le nostre paure si erano raffreddate ma anche una lezione di storia, da Einstein e Curie a Hahn e Oppenheimer, da Sakharov a Lise Meitner, la scienziata definita "la madre della bomba atomica""» - Stefania Parmeggiani, Robinson«Diabolico, inquietante e ricco di emozioni, una sorta di sinfonia profetica sul nostro tempo. Era dai tempi del ""Nome della rosa"" di Umberto Eco che non si leggeva un romanzo d'avventura così profondamente filosofico e realistico, e allo stesso tempo così avvincente» – Göteborgs-Posten«Thriller e satira, fisica nucleare e storia delle idee: uno dei romanzi più ambiziosi e spettacolari mai pubblicati in Svezia» – Kulturnytt, Sveriges Radio«Una storia emozionante a sfondo filosofico» – Expressen""Eravamo stati addestrati a dominare gli elementi. Attraverso l'aria e il fuoco, nelle viscere della terra e sott'acqua, eravamo pronti per tutto ciò che era innaturale. In definitiva, per la fine del mondo.""Ogni volta che il presidente degli Stati Uniti è in viaggio, Erasmus Levine si trova al suo fianco. Sempre e dovunque. Ufficialmente è un professore di filosofia, in realtà è la persona che ha il potere di annientare il mondo per come lo conosciamo. È lui l'uomo con la valigetta nera – il nuc