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Il pensiero di Ezio Vanoni (1903-1956), professore di Scienza delle finanze, padre costituente e ministro delle Finanze nei governi centristi presieduti da Alcide De Gasperi, in materia tributaria è di un'attualità sorprendente. In un tempo come il nostro, nel quale le riforme fiscali sono spesso concepite in modo spesso estemporaneo, in risposta ad esigenze contabili o di raccolta del consenso, senza un saldo riferimento ad quadro organico di riferimento (sovente inesistente), il pensiero teorico e l'azione politico-governativa di Vanoni si staglia proprio per la sua natura sistematica. Vanoni ha un'idea complessiva e chiara del tributo, della sua dimensione etica, della sua natura, dei suoi limiti (capacità contributiva) e delle sue finalità. Queste idee che furono in parte accolte nella nostra Costituzione possono, ancora oggi, rappresentare un punto di riferimento per un riformismo fiscale eticamente fondato e, quindi, potenzialmente duraturo.