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Bob Woodward non è solornun Premio Pulitzer, è un’iconarnmondiale del giornalismorninvestigativo.rnrn«Le rivelazioni di Woodward su Trump sono esplosive.» - The Washington Postrnrn«Un ritratto maledetto della presidenza americana.» - CBS Newsrnrn«Nell’era delle “verità alternative” e dei tweet corrosivi,rnWoodward è il gold standard della verità.rnFear è esplosivo, devastante, clamoroso.» - The Washington PostrnrnIl reporter Bob Woodward, che svelò lo scandalo Watergate costringendo Nixon alle dimissioni, dipinge una Casa Bianca caotica e disfunzionale, in preda di una perenne crisi di nervi, guidata da un presidente infantile e irascibile che non risparmia insulti ai collaboratori, i quali a loro volta lo ritengono (per usare un eufemismo) non all'altezza del compito. Collaboratori che, per esempio, per non eseguire gli ordini fanno semplicemente sparire i documenti. O definiscono gli uffici presidenziali «uno zoo senza gabbie» o «Crazytown». E in cui il presidente è «un idiota» e ha «l'intelligenza di un bambino di quinta elementare». È il quadro che emerge dall'inchiesta di Woodward, un veterano del giornalismo investigativo. Alle prime anticipazioni sul libro, Trump e alcuni dei suoi più stretti funzionari hanno dovuto immediatamente smentirne il contenuto: il presidente ha «cinguettato» più volte dando a Woodward del bugiardo. Il contenuto del libro è difeso dall'autore con la solita asciutta fermezza: le sue fonti, tutte anonime, sarebbero i protagonisti stessi della vi