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Si intende offrire qualche spunto di riflessione sulla tesi di molti autorevoli studiosi e di molte organizzazioni internazionali secondo cui porsi l'obiettivo di recuperare condizioni di lavoro dignitoso e quindi di una migliore qualità della vita possa aiutare a puntare con maggiore convinzione alla realizzazione di una società organizzata secondo il canone del "benessere"" individuale e collettivo, a partire dagli ambienti di lavoro. Ciò significherebbe investire di più nel ""capitale umano e sociale"", anche extra-UE, e questo, secondo i suggerimenti che vengono anche dalla Banca Mondiale, potrebbe essere determinante per superare definitivamente la crisi economica e anche politica che ancora stiamo vivendo ormai da anni e per governare adeguatamente la c.d. ""quarta rivoluzione industriale"", onde evitare che le diseguaglianze già esistenti raggiungano livelli inauditi. Del resto, per quel che riguarda l'Italia, va ricordato che la fiducia e la solidarietà sono stati gli ingredienti principali del ""miracolo economico italiano"" (anche detto ""boom economico"") che ha consentito al nostro Paese di riprendersi dopo la distruttiva seconda guerra mondiale."