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"Con questa mia prima brevissima raccolta di 27 poesie, frutto di ciò che era in nuce in me da tempo, cerco di ""esprimere l'inesprimibile"": il mistero del non detto, il tema dell'infanzia vissuta nell'isolamento, il rapporto con la malattia e la disabilità vissuto nell'ambito familiare, il tema della ""distanza"" e della finzione dei ruoli e dei rapporti sociali, del senso di esclusione e di smarrimento dell'albatro-poeta in uno scenario dominato dalle logiche del profitto e della ""reificazione"", la necessità di un umanesimo integrale, la fusione panica io-natura vissuta nel periodo giovanile nel Molise, il sentimento del tempo, lo slancio verso l'infinito."""