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Questo libro di Storia è stato realizzato in occasione dell'80° anniversario della partecipazione dell'Italia al secondo conflitto mondiale, avvenuta in data 10 giugno 1940. Pur nella scarsa preparazione del Regio Esercito e nell'impiego di materiali in parte obsoleti o di tecnologia carente, sia da parte dell'Esercito, sia in parte della Regia Aeronautica, la scelta politica del momento di intervento e la sostanziale impreparazione e povertà di risorse messe in campo contro di noi dall'unico avversario che in quel momento doveva confrontarsi con noi e con la nostra alleata Germania, permette di dire che noi potevamo vincere, se la guerra dichiarata a giugno fosse stata effettivamente combattuta per mare, per terra e per cielo, con le risorse (che non erano affatto poche) che complessivamente avevamo, ma che non utilizzammo negli unici due fronti di scontro con l'unico nemico che fronteggiavamo: la Gran Bretagna, con il suo impero coloniale. Questo confronto, oltre che nel mare Mediterraneo, poteva avvenire solo alla frontiera libico-egiziana e nell'Impero dell'Africa Orientale Italiana, che era accerchiato da possedimenti britannici. Una serie di errori "strategici"" (oltre a quelli tattici avvenuti poi sul campo di battaglia) hanno da subito condizionato negativamente la nostra guerra. Per colpa o voluti? La nostra guerra è stata sicuramente boicottata da elementi dei vertici militari; ma il boicottaggio in guerra corrisponde al tradimento. Questo infame aggettivo è stato c