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"Il cuore del mondo"", così Fedele definisce Vallerotonda, il suo villaggio natale, e il desiderio di rivederlo non è mai venuto meno nei sessant'anni vissuti all'estero. Troppo vecchio e malato per poter affrontare un viaggio e ritornare un'ultima volta a ""casa sua"", come ripete con nostalgia, rivive nel ricordo i momenti salienti della sua vita. Rivede mentalmente il microcosmo in cui ha vissuto con le sue tradizioni, usi e costumi; ripensa alle sere davanti al camino e ai racconti colmi di superstizione che tramandavano i ""fatti"" accaduti ""all'epoca degli antichi"". Ritrova il sorriso e delle franche risate ricordando le storie dei personaggi caratteristici che hanno popolato il suo mondo, un mondo ormai così lontano da sembrare irreale. È con tristezza che rivive i momenti cupi del periodo bellico e, infine, la sua decisione d'emigrare."