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I giorni passavano, le ore scandite dal ritmo delle stagioni passavano una in fila all'altra come vagoni di un treno. Andare, cercare, guardare, leggere, si riunivano in un vortice, sballottati a destra e a manca, tutti insieme davano voce a un coro degno dei migliori teatri. Non dava pace quel coro, rinchiuso com'era in quel globo chiamato testa. Di testa in braccio, di braccio in mano, di mano in penna; uscirono. Selvagge parole in un caos assordante, alla rinfusa, pian pian acquietate dal tempo così si riunirono.