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Il racconto di una grande avventura teatrale e insieme una originale autobiografia artistica.rn«Ruzzante è un grande autore, uno dei massimi del teatro italiano. È magistrale la sua sapienza e capacità di fondere il comico e il tragico nella stessa rappresentazione. Solo a Shakespeare è riuscito così bene»rnAngelo Beolco, detto il Ruzzante, fu uno degli autori più acclamati della prima metà del Cinquecento e, senza dubbio, una delle principali fonti di ispirazione per il teatro di Dario Fo, che ha dichiarato di averlo saccheggiato per il suo "Mistero buffo"", anzi, di averlo letteralmente imparato a memoria. Nella scrittura teatrale di Fo si ritrovano infatti molte caratteristiche già presenti nell'archetipo dell'autore cinquecentesco: il gusto per il comico e il grottesco, la capacità di raccontare il quotidiano e la gente comune, di denunciare attraverso la satira e lo sberleffo le ingiustizie e le angherie dei potenti a danno dei più deboli. A partire dal 1993 Fo decide quindi di rendere omaggio al suo illustre predecessore attraverso uno spettacolo che lo rievoca e ne spiega al pubblico l'importanza storica: una scorribanda tra adattamenti, traduzioni e riscritture dei testi più significativi del ""Ruzzante"", interrotta da frequenti incursioni nel presente."