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Era il 1969 quando Dario Fo e Franca Rame portarono in scena per la prima volta quel "Mistero Buffo"" nato per irridere i santi e i fanti secondo lo stile delle rappresentazioni medievali, secondo lo sguardo dei diseredati e dei dimenticati. Negli anni il ""Mistero"" è cresciuto e si è moltiplicato, si sono aggiunte molte storie, attinte dalle cronache ""di giornata"". Così Giuseppina Manin ha proposto a Dario Fo di ripensare ai tanti altri ""misteri"", pochissimo buffi ma terribili e grotteschi, che in questo mezzo secolo hanno scosso, minato, devastato il nostro Paese. E insieme sono partiti per un viaggio nella memoria attraverso una serie di ""giullarate"" per narrare un'Italia di nuovo ""in gran tempesta"". Punto di partenza, l'improvvisa e inspiegabile scomparsa del cavaliere Silvio Berlusconi, che avviene qualche tempo dopo la giubilazione del suo governo. Sconcerto, sollievo, cordoglio, confusione, finché l'ex premier riappare e racconta di essere stato, novello Dante, niente meno che all'Inferno, tra i protagonisti dei grandi misteri d'Italia, dalla strage alla Banca dell'Agricoltura al DC9, dal rapimento Moro allo scandalo delle escort. Un percorso lietamente sgangherato, grottesco e paradossale, che improvvisa gli andamenti a seconda dello spasso che ogni storia riesce a procurare. Per scovare, alla maniera di Fo, fra tante menzogne, uno squarcio di verità."