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«Da bambino giocava con i cocci d’autore della Richard Ginori. Poi è diventato il più concettuale dei Radical fiorentini, un docente-guru che ha formato un’intera generazione e un grande anticipatore di tendenze. Ecco il maestro raccontato da uno dei coautori della monografia appena pubblicata» - Giovanni Bartolozzi, Abitarern«Apre la strada alla riscoperta del maestro fiorentino e del suo originale metodo d'insegnamento.» - Giovanni Bartolozzi, Avvenire“Sono vissuto in una stanza vuota... Quel vuoto ora non fornisce risposte ma esige un nuovo gesto di sopravvivenza, un nuovo gesto da riprendere e da ricominciare. Così prima o poi il vuoto ci impedisce di sostare in qualche stazione di riposo e ci costringe, che lo vogliamo o no, a pensare sempre tutto daccapo...” - Remo Buti, Firenze, 5 marzo 2020Il volume è dedicato al lavoro di Remo Buti, e in particolar modo ai vent’anni dell’attività didattica, dal 1982 al 2002, quale titolare del corso di Arredamento e architettura degli interni presso la Facoltà di Architettura di Firenze.rnButi è stato uno dei protagonisti dell’architettura radicale fiorentina, insieme a Superstudio, Archizoom, 9999, Zziggurat, ufo e Gianni Pettena, nonché tra i fondatori di Global Tools. Architetto e abilissimo artigiano – tanto da autodefinirsi “archigiano” –, la sua grande missione e passione è stata l’insegnamento. Molti dei protagonisti della scena del design dagli anni Ottanta a oggi – come Massimo Iosa Ghini e Stefano Giovannoni, fra gli altri