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Il presente Carteggio, pur nella sua essenzialità, nonché nella brevità del periodo entro il quale si estende (dal 1934 al 1943) documenta in modo significativo i rapporti culturali fra due protagonisti della filosofia del Novecento: tanto più fecondi quanto più segnati, sin dall'inizio, dal divaricarsi del percorso teoretico di Sciacca rispetto a quello gentiliano; senza che peraltro, malgrado qualche episodio fortemente polemico, la profonda loro stima reciproca sul piano culturale non se ne dimostri confermata senza discontinuità.