Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
Un delitto efferato sulla plaja di Catania. Un giovane turista scandinavo viene trovato morto, dilaniato, irriconoscibile. Tanto che si pensa sia stato sbranato da una muta di cani. Ma le indagini della polizia lasciano emergere una verità sconvolgente: le impronte sul corpo del giovane sono prodotte da denti umani, appartenenti a un solo individuo. E poche ore dopo, in diretta televisiva, una cronista viene sbranata da un suo simile... Sull'isola si diffonde il panico, la fobia per la presenza dei "cannibali"" provoca disordini. Interviene l'esercito - anzi gli eserciti -, ma non è chiaro per difendere chi da chi, o da cosa; si parla di guerra civile, ma di nuovo non si sa di chi contro chi. La popolazione viene ""invitata"" a evacuare l'isola. E per quelli che decidono di restare, c'è solo paura. È in questo scenario irreale eppure, drammaticamente, verosimile, che sono destinati a incontrarsi i tre protagonisti di questo romanzo: Michela, bella, irrequieta e solitaria guardia forest