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Katrine e Joakim Westin si trasferiscono con i loro due bambini, Livia e Gabriel, sull'isola svedese di Oland. Hanno acquistato Àludden, una grande villa sul mare risalente alla metà dell'Ottocento. Quello che per i Westin doveva essere un idilliaco nuovo inizio non tarda a trasformarsi in tragedia quando Katrine muore nel tratto di mare antistante la villa. Mentre l'autunno lascia il posto ad un gelido inverno, Joakim si rende conto che Àludden nasconde drammatici segreti e nella stalla di fronte alla casa scopre una piccola stanza cieca sulle cui pareti sono stati incisi i nomi delle persone decedute nel corso di centocinquant'anni. Le tragiche storie di alcune di quelle vittime riaffiorano attraverso le pagine di diario di Mirja Rambe, la madre di Latrine. Il passato s'intreccia al presente e i morti tornano a parlare con i vivi, manifestandosi nella vita di Joakim e dei suoi bambini con sogni e visioni inquietanti, che costringono i personaggi a fare i conti con i propri traumi. In