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Il volume affronta le forme della teatralità e della spettacolarità che caratterizzarono Napoli aragonese, rilevandone la dimensione unitaria della festa e le sue valenze politiche e diplomatiche. Si indaga sulla prima farsa di Iacopo Sannazaro e sulla complessa farsa allegorica del "Magico"" di Pier Antonio Caracciolo. Infine per l'enigmatico genere della ""intramesa"", il poemetto ""Lo Balzino"" di Rogieri da Piacenza offre spunti per ricondurla a ""pageants"" allegorici e ""tableaux vivants"" per scenografie d'ingresso."