Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
La biblioteca segreta di Timbuctù è una straordinaria storia vera, che si legge come unrnromanzo e che afferma il valore della cultura come unico baluardo possibile contro la barbarie delrnfondamentalismo.«Il racconto emozionante di un Paese sotto assedio, e della disobbedienza di un uomo.» - Kirkus Reviews«Hammer narra la storia straordinaria dei manoscritti di Timbuctù col ritmo avvincente di un romanzo.» - Publishers Weekly«La luce delle torce fendeva l'oscurità, si rifletteva sul vetro delle teche, avvolgeva in un bagliore i volti degli uomini e i manoscritti ingialliti. Timorosi di essere scoperti, ma elettrizzati per l'impresa, i volontari formarono una catena umana per passarsi i manoscritti e li riposero con cura nei bauli. Dopo aver liberato le teche, si fecero strada a tentoni nei corridoi bui, per paura che le pattuglie della Polizia Islamica vedessero la luce delle torce.»Quando nel 1826 l’esploratore Alexander Gordon Laing arrivò a Timbuctù, primo europeo a mettervi piede,rnscoprì che la capitale del Mali era da secoli il cuore intellettuale dell’Africa subsahariana, un luogo dirnstraordinaria ricchezza culturale nel quale era fiorito un tesoro inestimabile di testi religiosi, di algebra,rnfisica, medicina, giurisprudenza, botanica, geografia, astronomia, persino di educazione sessuale. Testirnpreziosi anche perché vergati con varietà di stili calligrafici, di inchiostri e colori. È questo immensornpatrimonio di manoscritti – recuperati rocambolescamente in tutta