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Un racconto che mostra ai piccoli lettori come una disavventura possa avere risvolti inaspettatamente positivi e come gli ospedali, spesso così temuti dai bambini, possano essere luoghi di accoglienza e anche di gioco.«Una storia che sfonda il cuore mentre lo ricuce» – Chiara GamberaleEmma sta facendo una bella passeggiata nel bosco con i suoi amici. Ma all'improvviso la bimba si fa male: un trattore la fa cadere, Emma batte la testa e non riesce più a svegliarsi. Svelto svelto un elicottero la porta fino in ospedale dove viene operata d'urgenza. Dopo l'intervento mamma e papà stanno sempre accanto a lei. Emma ha bisogno di riposare per tanto tempo, sulla testa le mettono un cappellino magico. Ha la forma di un turbante e la aiuterà a guarire presto! Dopo qualche giorno Emma finalmente si risveglia: che gioia! Riabbraccia mamma e papà, il suo fratellino Tommaso, la zia, il nonno... e presto potrà rivedere anche i suoi amichetti. La storia di Emma è una storia vera. Nell'ottobre 2019 la bambina, che all'epoca aveva 2 anni e 8 mesi, è stata investita da un furgone senza freno a mano, a Chieri, davanti all'asilo che frequentava. In quel preciso istante, inizia un lungo percorso in bilico tra la vita e la morte, contrassegnato da numerosi interventi e un paio di mesi di ricovero in ospedale. La mamma di Emma lo racconta in questo albo illustrato con la semplicità disarmante di chi ha sfiorato il baratro ma è stato capace di riaffiorare più forte di prima. Un racconto che mostra a