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Nel 1939 Mircea Eliade (1907-1986) pubblicava con il titolo "Fragmentarium"" una raccolta di articoli, brevi saggi e ""frammenti"" (appunti, note di lettura, pagine di diario) apparsi a Bucarest su diversi periodici e in particolare sulla rivista ""Vremea"" tra il 1935 e il 1939. Queste pagine dense di scintillanti riflessioni e sorprendenti argomentazioni offrono ai lettori la possibilità di ripercorrere la gestazione delle linee di pensiero dello studioso romeno che porteranno alle grandi opere della maturità a partire dal ""Trattato di storia delle religioni"" del 1949. Nel laboratorio eliadiano degli anni '30 sono già individuati gli elementi principali della dialettica del sacro e del profano e gli aspetti ""prediscorsivi"" delle concezioni metafisiche dei popoli di cultura arcaica espressi attraverso il linguaggio simbolico e vengono analizzate le conseguenze negative della ""degradazione del mistero"" e della ""laicizzazione dell'assoluto"", quelle credenze pseudoreligiose moderne che hanno il loro culmine nelle ideologie materialistiche totalizzanti."