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"Purtroppo i dialetti stanno scomparendo, travolti dall’italiano televisivo e a me, nato dialettale, sembra una perdita molto grave. Per questo ho deciso di tradurre Carlo Porta, col desiderio di rendere in qualche modo leggibile questo poeta anche a chi non è più in grado di gustarne direttamente le invenzioni. La sua poesia rappresenta una delle acquisizioni più alte della letteratura italiana, degna di reggere il confronto con le maggiori conquiste della nostra tradizione. Di qui l’impresa di rendere in versi endecasillabi il testo portiano che, come in tutti i dialetti, è più breve dell’italiano, senza danneggiarlo ulteriormente. Il lavoro della resa testuale in italiano è preceduto da un’ampia e molto articolata introduzione critica, che mira a un’interpretazione globale della poesia portiana, intesa appunto come uno dei capolavori assoluti della letteratura dell’Italia preunitaria.""rnIn principio era il dialetto. La scommessa di Elio Gioanola consiste “nel far entrare il più nel meno e l’uguale nel diverso”. Questa la passione fatale che anima l’idea “un po’ folle” di tradurre in metrica la poesia del Porta, una delle più alte acquisizioni della letteratura italiana."