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Un potente affrescornche tesse in un’ampia narrazione unarnstoria della crociata che, come idea ernfatto, giunge fino ai giorni nostri.rn«Un ampio volume ricco di illustrazioni dalla narrazione scorrevole che, allargandosi rispetto ai confini cronologici tradizionali, raggiunge la contemporaneità» – La Letturarn«Mi raccontò l’emiro Husām al-Dīn: il re di Francia erarnun uomo savio e assai intelligente; e in una delle miernconversazioni io gli dissi: “Come è mai venuto in mente arnVostra Maestà, con tutta la virtù e il senno e il buon sensornche vedo in lui, di montare su di un legno, cavalcare il dorsorndi questo mare, e venire in questo paese così popolatorndi musulmani e di truppe, nella convinzione di poterlornconquistare e farsene signore?”. Quest’impresa è il maggiorrnrischio cui poteva esporre se stesso e i suoi sudditi. Il Rernsorrise e non rispose. “Nella nostra legge – aggiunsi – perrnchi percorre più volte questo mare, mettendo a repentagliornla sua persona e il suo avere, non è accolta come valida larnsua testimonianza in giudizio”. “E perché?”, domandò ilrnre. “Perché da quel modo d’agire noi deduciamo che siarndeficiente di senno, e di chi è deficiente di senno non sirnconviene accogliere la testimonianza”. E il re, di rimando,rncon un sorriso: “Perdio, bene ha detto chi ha detto così, ernnon ha errato chi così ha giudicato”.» - Ibn Wāṣil, metà XIII sec.rnrnAll’inizio ci sono i pellegrini, irncrucesignati diretti a Gerusalemme chernrecano cucita o ricamata sulla