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L'Europa e l'Occidente hanno inventato una forma particolare di regolazione della condotta, chiamata "diritto"" (""law"", ""Recht"", ""droit"", ""derecho"", e così via) e distinta da altre (religione, morale, politica, costume), che ha finito per essere adottata, almeno in apparenza, da tutte le altre culture del pianeta, e che oggi gioca un ruolo cruciale nel mondo globalizzato. Questo libro, diviso in tre parti dedicate rispettivamente al diritto, ai diritti e al diritto comunitario, delinea i contorni della civiltà giuridica europea in polemica con tre interlocutori: i critici decostruzionisti della tradizione occidentale; i liberali o liberisti da guerra fredda; gli euroscettici, ma anche gli eurocreduli, che sopravvalutano il problema del ""deficit democratico"" dell'Unione europea."