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E' il diario di uno schizofrenico, morto suicida a 32 anni poco dopo aver terminato la stesura di questo libro. Morendo, Burke ha lasciato il diario ai due curatori, un neurofisiologo e un funzionario dell'università cui si era iscritto. Con una scrittura implacabile, illuminata da lampi d'imprevedibile ironia, Burke racconta il suo inferno con inquietante lucidità (compresi i periodi di cura).