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Discepolo di Aristotele, Teofrasto (secc. IV-III a.G.) scrisse diverse opere filosofiche e storico-filosofiche, che gli meritarono un'indiscussa autorità per tutta l'antichità e il medioevo. La sua opera più celebre sono i "Caratteri"", breve e variopinta galleria di trenta ""tipi umani"", descritti con fine penetrazione psicologica. Quest'""aureo libretto"" - come lo definisce Luigi Torraca nella sua introduzione - ci offre un quadro assai vivo ""dell'Atene del IV secolo a.C, con la brulicante folla del mercato, con le botteghe, i bagni, le differenti classi sociali"". Più che un trattato morale, quindi, i ""Caratteri"" sono un repertorio retorico a uso dei poeti comici, i cui personaggi peccano, più che contro l'etica, contro l'educazione, il buon gusto e la moda."