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Da quando, nell'estate del 1993, pubblicò un suo saggio sulla rivista «Foreign Affairs», le tesi di Samuel P. Huntington sugli scenari geopolitici mondiali sono al centro del dibattito e influenzano tutte le discussioni di politica internazionale. In questa più ampia e approfondita analisi quelle ipotesi vengono sviluppate affrontando anche i temi della proliferazione degli armamenti, dello sviluppo demografico e dell'emigrazione, della democrazia e dei diritti umani. Per lo studioso americano la storia non è affatto finita con il crollo del comunismo. Oggi, conclusa la Guerra fredda, gli esseri umani non si definiscono più in base all'ideologia o al sistema economico in cui operano, ma cercano di definire la loro identità in base alla propria lingua e religione, alle proprie tradizioni e costumi. Di conseguenza, la politica mondiale si sta riconfigurando secondo schemi culturali. Più precisamente, i «punti caldi» dello scacchiere internazionale si trovano tendenzialmente lungo le «lin