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«So per certo che questo scrittore è tra i massimi in quell'esigua pattuglia della narrativa italiana che vuol mettere sotto gli occhi del lettore storie ben congegnate.» - Corrado Augias, il Venerdì di Repubblicarn«Voi due!»rn«Dite a noi?»chiese uno dei due.rn«Non è giornata per navigare», comunicò.rn«Minaccia bufera!»rnIl corpacciuto rise. «Ma certo, come no!» Non ci credeva, era evidente.rn«Calerà il vento, forte», insisté Lepido.rn«Sì», si aggiunse il fighettino, «Come il vino che avete bevuto a pranzo.» Il corpacciuto rise apertamente. «Tornatevene in contrada, all'ago a al filo, e non impicciatevi degli affari altrui!»rnÈ il 25 luglio 1843, una mattina d'estate senza una nube e con una luce che ammazza tutti i colori. Due giovani in cerca d'avventura salpano su una barchetta con tre vele latine. Dal molo di Bellano, li segue lo sguardo preoccupato del sarto Lepido: non è giornata, sta per alzarsi il vento. L'imbarcazione è presto al largo, in un attimo lo scafo si rovescia. Un'im