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Tesfaye Urgessa è agli Uffizi. Etiope di nascita, da una decina d'anni lavora ed espone in Germania. Da Addis Abeba a Stoccarda a Firenze è l'insolito percorso del giovane artista sul quale converge l'attenzione di critici e osservatori qualificati fra cui il Direttore degli Uffizi Eike Schmidt. La sua pittura di grande forza cromatica, nutrita all'origine dall'esperienza di Egon Schiele, Francis Bacon, Lucian Freud, trasmette la lucidità estrema nell'analisi del soggetto, la ricerca sull'espressività del corpo, una dichiarata consapevolezza del contesto sociale e politico. Se la sua cifra è schiettamente contemporanea, vi si ritrovano tracce di un rapporto con la tradizione (si è parlato del Caravaggio) che da tempo non ha più carattere reverenziale ma di crescita critica anche da parte di quella che, fino a ieri, veniva evocata prudentemente come "pittura non-occidentale"". La personalità di Urgessa emerge con forza nell'esposizione e nelle pagine di questo catalogo, regalandoci la s