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La Bibbia attesta che Dio parla: parla per suscitare la ricerca, per insegnare all’uomo le sue parole, perché l’uomo nasca alla vita di figlio. Nello specifico, i profeti sono la testimonianza che la creatura è capace non solo di domandare, ma di ricevere il Mistero che si rende conoscibile in parole umane. Ed è in Israele che la profezia si afferma, si trasmette, si fa letteratura, per il bene di tutti. Le pagine del volume sono il frutto di una lettura dei profeti protrattasi diversi decenni, «lettura paziente e amorosa, che ha tentato di capire come il Signore parla, per farne partecipi i fratelli» (dalla Presentazione). I vari contributi proposti dall’autore, nati in momenti diversi, ma successivamente rivisitati in modo da costituire un percorso di lettura unitario, ben consentono di esplorare le principali dimensioni del profetismo biblico. Due sono gli ambiti di maggiore rilevanza oggetto dello studio. Il primo (cc. 1-4) analizza la questione della definizione stessa del fenomen