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Dal romanzo in fiamme dei Fiori del male, sussurrando e gridando, arrivano fino a noi parole in cui fiorisce il sogno di vivere senza paura. E non è questo, da sempre, quello che cerchiamo?Possiamo ancora far danzare nelle nostre giornate perdute quello che lui chiamò «il demone fuggitivo dei minuti felici»? Possiamo leggere I Fiori del male come uno specchio in cui conoscere noi stessi? E possiamo lasciarci affascinare dalle poesie di Baudelaire in una traduzione che parla a noi oggi? Sì, possiamo: come scoprirà il lettore entrando in Baudelaire è vivo, dove Montesano traduce e racconta le poesie dei Fiori del male, dei Relitti e dei Nuovi Fiori del male, per la prima volta messe in corrispondenza con le prose dello Spleen di Parigi in un unico libro, dove ogni poesia è esplorata e moltiplicata da racconti, commenti e suggestioni che svelano nei versi i personaggi ambigui e misteriosi di un romanzo. E noi ci accorgiamo che forse non avevamo mai letto I Fiori del male viaggiando fino a