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Un grande pensatore greco del tempo andato, che si chiamava Platone, si era convinto che bisognava convertire alla filosofia i governanti: perciò andò in Sicilia, a Siracusa, dove c'era il tiranno Dionigi. Non ebbe grande fortuna, però l'idea era quella parlare a chi governa prima che sia troppo tardi.rnSe vi chiedessero all’improvviso: pensate a un’immagine che possa rappresentare la nostra realtà occidentale contemporanea, cosa vi verrebbe in mente? Forse una risposta azzeccata potrebbe essere quella di una comunità nevrotica, instancabile, ebbra di miliardi di connessioni, relazioni, produzioni, che corre disperatamente, ma priva di meta e senza avere uno specifico obiettivo. Ciò che manca in questa immagine è un orientamento, una consapevolezza, un senso; in una parola, filosofia.È il paradosso che serpeggia nelle nostre società: scarseggia non la materia di Socrate e Kant, considerata oggi disciplina antica, lenta, apparentemente incompatibile con i social, la genetica, le neurosc