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Un invito a riappropriarci di un testo nostro, a farlo diventare coscienza individuale e collettiva e base per ogni ragionamento sul presente e sul futuro.rnrn«Siamo noi cittadini i primi ad avere la responsabilità di proteggere le parole dando loro realtà, di trasformare gli articoli in quotidianità esigendone il rispetto e mettendoli in pratica nelle nostre vite, di essere materia vivente di costruzione della società che la Carta disegna» – Carlo PetrinirnrnLa Costituzione non più come testo per addetti ai lavori, ma come libro della memoria, da far circolare tra giovani e adulti, da far entrare in tutte le case d'Italia perché ci racconti e ci ricordi come è stata pensata in origine la nostra Repubblica, su quali fondamenti si è costituita, i limiti precisi e invalicabili di chi ci deve governare, le libertà e i diritti di cui possiamo pubblicamente godere. Per evitare che quelle regole auree del vivere civile, raccolte alla preziosa convergenza di sistemi di valori diversi mossi a