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Ogni cosa in natura nasce dalla biodiversità. così accade anche nelle città contemporanee dove ogni cambiamento ha origine dalla varietà e dalle differenze sociali, dalla creatività umana che continuamente rimescola le carte.rn«Rigenerarsi: parola-chiave, ormai abusata e chiamata a rivestire retoricamente operazioni di pura rendita urbana, ma che nelle pagine di Granata si riabilita e torna polisemica, definendo gli interventi volti a dare "valore agli oggetti, cercare nuovi modelli di convivenza e sviluppo, mitigare gli effetti ambientali, ridurre i consumi collettivi, massimizzare i vantaggi delle prossimità fra servizi pubblici e cittadini""» - Francesco Erbani, RobinsonrnLa città contemporanea è un luogo della sintesi im-perfetta tra opposti: l'alto e il basso, il singolare e il molteplice, il poco e il troppo, il mescolato e il distinto. È il luogo in cui si moltiplicano esperienze di partecipazione dal basso, di condivisione di tempi e di beni. In cui si radicalizzano comportamen