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Prima di essere uno dei più importanti scrittori americani contemporanei, Tom Wolfe è stato un eccezionale giornalista. Adesso, da vero maestro della narrazione, ha deciso di occuparsi del suo straordinario strumento di lavoro: il linguaggio. Con sprezzo del pericolo e irriverente euforia, Wolfe si avventura verso i territori più sacri del sapere contemporaneo per sovvertirne i paradigmi, sostenendo che non è l'evoluzione della specie ad aver condotto l'umanità alle sue prodigiose conquiste, bensì il linguaggio. Da Alfred Russel Wallace - l'autodidatta che arrivò a elaborare la teoria della selezione della specie prima di Charles Darwin ma poi la abbandonò proprio perché non riusciva ad applicarla al linguaggio umano - ai neodarwinisti, che per anni hanno sostenuto che nella nostra mente esiste una ''grammatica universale'' pronta a evolversi, Wolfe ripercorre il cammino degli scienziati che hanno più volte fallito nel tentativo di spiegare il miracolo delle parole. Fino ad arrivare al