Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
Un romanzo brillante e commovente sulla straordinaria vita quotidiana dei pompieri, eroi operai per cui un giorno senza rischio è un giorno non vissuto.rnrnAl di là del bene e del male davanti al pericolo siamo quello che siamo.rnrnRoberto Franzini sta scontando gli ultimi anni della sua giovinezza in bilico tra autoironia e autocommiserazione nell’umido cuore del Triangolo industriale di Busalla. Pompiere quasi quarantenne, perennemente ironico e dolente, passa le sue serate tra il Circolo Barcollo da Ponassi e il letto di qualche Boccadirosa dei dintorni. L’aspetto stropicciato e l’anima in pezzi dell’eroe riluttante schiavo di troppe debolezze che non sa né affrontare né ammettere, è un Bruce Willis in L’ultimo boyscout. Ma con più capelli. Cresciuto a Sampierdarena tra il cimitero della Castagna e la cittadella di container sotto la Lanterna del porto di Genova all’ombra di un fratello maggiore che ne era il perfetto erede, da bambino Roby era il piccolo di casa, introspettivo e ip