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"Fondamenti di geografia fisica"" discende da un capostipite illustre, il manuale ""Physical Geography"" pubblicato nel 1951 da Arthur Newell Strahler. Questa edizione, più essenziale, è frutto di un'attenta revisione che riguarda soprattutto i temi di pedologia e geomorfologia trattati nella seconda parte, inglobando i notevoli progressi resi possibili dai nuovi strumenti di ricerca e di trattamento dei dati. Particolare attenzione è stata dedicata agli effetti del cambiamento climatico e alle nuove prospettive di osservazione della superficie terrestre offerte dal telerilevamento. I grandi progressi tecnologici e delle modalità di osservazione e visualizzazione dei processi fisiogeografici hanno permesso di affiancare al testo scritto non soltanto fotografie tradizionali, disegni e carte, ma anche animazioni, archivi di dati e immagini, proposte didattiche interattive ed escursioni virtuali attraverso Google Earth. I curatori dell'edizione italiana hanno inoltre inserito immagini e a