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Chi poteva immaginare che il Prof Pennacchioni a scuola fosse una schiappa? Una riflessione sul rapporto tra i ragazzi e la scuola, sugli alunni difficili e sulle possibili cure al "mal di scuola"" da uno scrittore che è stato su entrambe le barricate.rnrn«Ogni ministro dell'educazione, ogni insegnante e ogni genitore dovrebbe leggere questo libro» – Michael MorpurgornrnDiario di scuola affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo ""alunni"" si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli ""sfaticati"", dei ""fannulloni"", degli ""scavezzacollo"", di quelli che vanno male a scuola, insomma, di cui lo stesso Pennac ha fatto parte e da cui è uscito grazie ad alcuni insegnanti incontrati nel corso della sua carriera scolastica. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sul ruolo degli educatori, dei genitori e della famiglia. Con la solita verve, l'autore della saga dei Malaussène movimenta rif